NSI – Needles and Sharp surgical devices Incident
Dai dati disponibili in letteratura, si stima che solo in Italia si verificano circa 100.000 “esposizioni percutanee” l’anno e, con un’incidenza pari al 41%, rappresenta l’infortunio occupazionale più frequentemente segnalato tra gli operatori sanitari configurandosi, quindi, come vero e proprio “rischio professionale” anche per la possibilità di trasmissione di gravi malattie (infezioni da HIV, HBV…).
Con il Decreto Legislativo n. 19 del 19 febbraio 2014, “Attuazione della direttiva 2010/32/UE che attua l’accordo quadro, concluso da HOSPEEM e FSESP, in materia di prevenzione delle ferite da taglio o da punta nel settore ospedaliero e sanitario” è stato aggiornato il D.Lgs. 81/08 con il nuovo Titolo X-bis (Protezione dalle ferite da taglio e da punta nel settore ospedaliero e sanitario) che consiste di sei articoli, dal 286-bis al 286-septies.
Le disposizioni del titolo X-bis, si applicano a tutti i lavoratori che operano nei luoghi di lavoro interessati da attività sanitarie, alle dipendenze di un datore di lavoro, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, ivi compresi i tirocinanti, gli apprendisti, i lavoratori a tempo determinato, i lavoratori somministrati, gli studenti che seguono corsi di formazione sanitaria e i sub-fornitori.
La Regione Emilia Romagna da tempo ha previsto l’introduzione, controllata e progressiva, di Dispositivi Medici pungenti/taglienti dotati di meccanismi di protezione (NPDs – Needlestick Prevention Devices) in grado di evitare il rischio di puntura (riferimento Linee di indirizzo e criteri d’uso dei dispositivi medici con meccanismo di sicurezza per la prevenzione di ferite da taglio o da punta – Direzione Generale sanità e politiche sociali della Regione Emilia Romagna – Febbraio 2015).
La letteratura disponibile evidenzia come, l’adozione di tali dispositivi, sia in grado di garantire una forte riduzione delle punture accidentali se però il personale addetto si attiene alle procedure di sicurezza e utilizza gli strumenti di protezione messi a disposizione.
Ma questo solo in presenza di un’adeguata consapevolezza del singolo operatore sui comportamenti da adottare sia durante l’utilizzo dei dispositivi, sia in caso di un evento incidentale.